Fantozzi ragionier Ugo, matricola 1001/bis

Fantozzi ragionier Ugo, matricola 1001/bis

lunedì 6 aprile 2015

La Fortuna del personaggio Fantozzi

Fantozzi, al contrario delle altre macchiette comiche di Villaggio, ha ottenuto un successo esponenziale e si è affermato come una delle maschere più riuscite del nostro cinema.
La sua fortuna risiede nel processo di identificazione, che ha portato il pubblico italiano (e non solo) a specchiarsi nelle sfortunate vicende che affliggono il povero ragioniere. Chi, infatti, non riduce al minimo il tempo necessario a prepararsi per andare al lavoro e godersi un po’ più di sonno? Chi non ha un amico che organizza agghiaccianti eventi mondani come fa il ragionier Filini? Chi non è frustrato dal lavoro? Chi non è oppresso e sfruttato da qualcuno? Chi non vede l’ora di fuggire come un centometrista dall'ufficio? Nessuno, o quantomeno una ristretta minoranza. Fantozzi è dunque l'icona dell'italiano medio di ieri, di oggi e probabilmente di domani, racconta con i giusti eccessi il comportamento di una società che, malgrado il tempo passi inesorabilmente, attraversando mode e tendenze politiche, di fatto resta sempre se stessa. Le persone si sentono partecipi delle sue sventure perché sono consapevoli che, in un modo o nell’altro, sono anche le loro. La differenza tra il rag. Fantozzi e gli altri personaggi comici risiede proprio in questo aspetto. Del resto non c’è futuro per una “maschera” se non scatta l’identificazione.

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