Fantozzi ragionier Ugo, matricola 1001/bis

Fantozzi ragionier Ugo, matricola 1001/bis

lunedì 6 aprile 2015

"La corazzata Potemkin è una Cagata Pazzesca"

Nel film “Il secondo tragico Fantozzi”, che presenta molte scene caratterizzate da una comicità pungente, vi è un episodio in particolare che è passato alla storia per la sua forte impronta satirica, oltre che per la sua vena comico-umoristica.
In diretta da Wembley c’è la partita Italia-Inghilterra, valevole per la qualificazione ai mondiali di calcio. Fantozzi, dopo una lunga ed estenuante giornata di lavoro, ha un programma formidabile. Seduto comodamente sulla sua poltrona, in calze, mutande e vestaglione di flanella, il ragioniere, di fronte ad una “frittatona di cipolle” e una birra gelata, si prepara a fare tifo “indiavolato” per la sua Nazionale. Ma il telefono squilla e arriva una notizia “atroce”: il direttore Guidobaldo Maria Ricciardelli ha convocato gli impiegati al cineforum aziendale per assistere ad un film cecoslovacco. Fantozzi esce di casa con una radiolina all’orecchio mentre dalle finestre dei palazzi si diffonde l’appassionante telecronaca della partita. All’ingresso nella sala, tutti gli impiegati vengono perquisiti e vengono sottratte loro tutte le radioline che tentano invano di nascondere. Il direttore annuncia che verrà proiettato “l’immortale capolavoro” del maestro Ejzenstein, “La corazzata Potemkin”, e tutti gli impiegati svengono all’istante. In sala c’è fermento: nessuno guarda il film e gira la voce che l’Italia stia vincendo sull’Inghilterra per 20 a 0.
Alla fine della proiezione, si accendono le luci e comincia il dibattito: alcuni si complimentano per la “bellezza assoluta” del film mentre altri non osano fiatare. Fantozzi allora si fa coraggio, si alza, si dirige sul palco e prende la parola: “Per me, la Corazzata Potemkin è una cagata pazzesca”! La sala scoppia in un boato di approvazione e gli impiegati, guidati da un insolito rag. Fantozzi nelle vesti di rivoluzionario, si ribellano bruciando la preziosa pellicola e costringendo il direttore a vedere, in ginocchio, una serie di film erotici.
Tale episodio, nonostante l’esagerazione con cui viene presentato, rappresenta una dura critica verso un certo tipo di intellettualismo e verso il diffuso “snobbismo” degli intellettuali. Essi tendono ad imporre una cultura imbevuta di stereotipi e luoghi comuni, secondo la quale è capolavoro tutto ciò che risulta incomprensibile alla massa, al ceto medio.
Quello di Fantozzi è un gesto di ribellione, una ribellione pura e autentica, ma pur sempre velleitaria. Per la prima volta Fantozzi dà sfogo a tutta la sua rabbia ed esce fuori dai canonici schemi della sua vita. In questa scena, il ragioniere dimostra coraggio, spirito d’iniziativa e un’assoluta mancanza di paura verso il potere; in altre parole, possiamo dire che Fantozzi in questo caso è stato un eroe vero e proprio ed ha incarnato l’ideologia di tutta una classe sociale, stufa di essere sottomessa e oppressa anche nel tempo libero.



Un urlo liberatorio che si porta sulle spalle un'intera classe sociale...

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