Chi non s'è mai sentito perseguitato dal suo personalissimo nuvolone da impiegato?
"...perchè io ho una caratteristica: loro non lo sanno, ma io sono indistruttibile, e sai perché? Perché sono il più grande "perditore" di tutti i tempi. Ho perso sempre tutto: due guerre mondiali, un impero coloniale, otto - dico otto! - campionati mondiali di calcio consecutivi, capacità d'acquisto della lira, fiducia in chi mi governa...e la testa, per un mostro...per una donna come te."
Fantozzi ragionier Ugo, matricola 1001/bis
lunedì 6 aprile 2015
Il nuvolone dell'impiegato: grottesca metafora sociale
La “nuvoletta di Fantozzi”, o nuvolone
dell’impiegato, è un immagine che Villaggio ha sapientemente creato per marcare
e porre in risalto le differenze tra i vari ceti sociali. Ogni impiegato ha la
sua personalissima nuvola, che gli piomba implacabilmente e puntualmente addosso ogniqualvolta si sta divertendo o
svagando. Essa, in agguato anche per “quattordici mesi” all’anno, disturba e
rende un vero e proprio inferno tutte le vacanze del povero Fantozzi. Ma mentre
Ugo viene sommerso da litri e litri d’acqua, accanto a lui tutti “i potenti”
sono illuminati dalla luce del sole e si godono pienamente le loro vacanze.
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