“Fantozzi”
arriva sugli schermi nel 1975 e quel personaggio che sino a quel momento i
lettori hanno potuto soltanto immaginare finalmente prende forma. Fantozzi
ha finalmente una faccia, quella di Paolo Villaggio, che fornisce una mimica a
dir poco straordinaria. Impacciato fino al catastrofico, fisicamente tozzo e
sgraziato, vestito in modo improbabile (con pantaloni ascellari e un orribile
basco in testa), Fantozzi piomba nelle situazioni e negli ambienti come una
"contraddizione commovente ed esplosiva", il cui effetto comico nasce
dall'immediato contrasto tra una serie di regole e comportamenti perfettamente
codificati e l'incapacità congenita del personaggio di adeguarvisi o di
rispettarli.
Ecco il baschetto, la
Bianchina, la moglie ripugnante, la figlia-scimmia e il mondo
della Megaditta, formato da colleghi, direttori galattici e nobili con nomi
altisonanti.
La
regia del film è affidata alle sapienti mani di Luciano Salce che, assieme agli sceneggiatori
Benvenuti, De Bernardi e Villaggio stesso, cambia diversi elementi originari.
Riprende gli episodi principali dei primi due libri, li rielabora e li
arricchisce con nuovi spunti. Inoltre cambia il ruolo e l’incidenza di qualche
personaggio, eliminando ad esempio la figura di Fracchia per sostituirla
esclusivamente con quella di Filini. Il regista svolge anche un lavoro
straordinario nella ricerca degli attori, i cui volti si sono prestati
perfettamente ai ruoli assegnati. Meritevoli di essere menzionate sono le
interpretazioni del rag. Filini di Gigi Reder, della moglie Pina di Liù
Bosisio, della figlia Mariangela di Plinio Fernando e della signorina Silvani
di Anna Mazzamauro.
Il
successo del film è veramente stupefacente e l’anno successivo esce “Il secondo
tragico Fantozzi”, sempre diretto da Luciano Salce. Migliore da un punto di
vita stilistico, anche il sequel ottiene il consenso del pubblico.
Sono
due i fattori determinanti che hanno reso possibile un successo tale: da una
parte l’apporto della comicità fisica e dall’altra il meticoloso lavoro del
regista.
Dopo
questi due inarrivabili capolavori, la saga di Fantozzi continuerà con molte
altre pellicole, dirette tutte da Neri Parenti, sino al 1999, anno d’uscita
dell’ultimo film. Essi risulteranno indubbiamente apprezzabili, ma sempre più
ripetitivi e orfani dell’impronta satirica dei primi due film.
Nessun commento:
Posta un commento